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Ferro da stiro a carbone

il ferro da stiro a carbone. Era uno strumento essenziale nelle case fino agli anni ’50, prima che venissero sostituiti dai ferri elettrici.

Come funzionava in dettaglio:

  • Struttura: Era composto da una base in metallo, solitamente in ghisa, che fungeva da contenitore per la brace. Sopra la base, vi era una piastra metallica liscia e pesante, che veniva riscaldata dalla brace sottostante.
  • Riscaldamento: La brace, ottenuta bruciando carbone o legna, veniva inserita nella base del ferro. Il calore prodotto dalla combustione veniva trasmesso alla piastra superiore, riscaldandola in modo uniforme.
  • Regolazione della temperatura: La temperatura della piastra poteva essere regolata aggiungendo o rimuovendo brace. Più brace si inseriva, maggiore era il calore e più veloce era il processo di stiratura.
  • Utilizzo: Per stirare, si sollevava la piastra calda e si faceva scorrere sulla stoffa, esercitando una leggera pressione. Era un lavoro faticoso e richiedeva molta attenzione per evitare di bruciare i tessuti.

Un pezzo di storia:

Nonostante siano stati sostituiti, i ferri da stiro a carbone rappresentano un importante pezzo di storia. Erano un simbolo della vita domestica di un’epoca passata, e il loro utilizzo richiedeva abilità e pazienza. Oggi, sono spesso collezionati come oggetti d’antiquariato e ricordano un tempo in cui le faccende domestiche erano molto più laboriose.

La Pieve di Gaifa

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