Il Sangiovese, storia territorio e vino.
Il Sangiovese, vitigno rosso più coltivato in Italia e di antichissime origini. L’origine del nome è sconosciuta, varie ipotesi sulla nascita, la più accreditata è che alcuni monaci di un monastero sul monte Giove, ne versarono copiosi calici a un ospite di riguardo, il quale apprezzandolo molto, chiese di conoscerne il vitigno, e gli fu risposto “sangue di Giove”. Altri sostengono che derivi da “Sangiovannese” ovvero di San Giovanni in Valdarno.
Quale sia non ci è dato di sapere, ma sulle sue origini oggi con esami del DNA è certa la sua origine in Calabria, da un incrocio tra Ciliegiolo e Calabrese di Montenuovo, un vitigno quasi sparito riscoperto da poco. Anche se le sue origini sono meridionali, è il centro Italia la sua zona d’eccellenza. Coltivato dalla Romagna alla Sicilia la toscana è la sua zona eletta. Qui ci da vini di grande spessore eleganti e longevi, con vari nomi come Prugnolo gentile, Montepulciano, Morellino nella Maremma e Sangiovese Grosso a Montalcino. Tutti nomi di cloni diversi ma sempre Sangiovese.
Molto diffuso anche nella nostra regione in purezza o assieme al Montepulciano dà origine a vini di ottima struttura di buona trama tannica con vibrante freschezza. La sua grande vigoria e abbondanza di grappoli molto apprezzata in passato, oggi con la ricerca di qualità più che quantità, va domata e ridotta con potature, densità di impianto e selezione dei grappoli. Diverse le cantine nelle Marche che lo producono, in tagli con altri vitigni o in purezza, con una qualità crescente di anno in anno, toccando livelli d’eccellenza.
Franco Morena Sommelier Professionista
Delegato AIS Urbino Montefeltro